Lo schermo di carta

Una parte della storia dell’editoria dimenticato da decenni, un incrocio bizzarro tra il cinema e le letture di massa: [b]i cineromanzi.[/b] Questi rotocalchi portavano nelle case, mezzo secolo prima dei DVD, una traccia tangibile delle pellicole uscite in sala. Ciascun fascicolo era dedicato a un film e ne presentava il racconto attraverso le fotografie di scena o i fotogrammi della pellicola, a cui si affiancavano le battute degli attori e le didascalie narrative. Con la complicità di [b]Gianni Amelio[/b] torna oggi alla luce questo schermo di carta e i divi di quell’epoca. Un cinema, un pubblico, un’Italia scomparsi, riemergono per la prima volta in una mostra che presenta una selezione dei cineromanzi appartenenti alla collezione privata dello stesso Gianni Amelio e della Biblioteca del Museo. Ad arricchire questo percorso culturale ci sarà l’iniziativa Carta Bianca a Gianni Amelio: sette film scelti dal regista tra quelli più famosi rappresentati nei cineromanzi italiani, saranno proiettati ogni Giovedì al Cinema Massimo. [b]E20PROGETTI[/b] ha curato l'allestimento della mostra, la realizzazione grafica del catalogo e di tutti i materiali di comunicazione. Per vedere la galleria fotografica dell'evento, potete visitare la sezione: [url=http://www.eventieprogetti.it/modules/myalbum0/viewcat.php?cid=31]Allestimento Lo Schermo di Carta[/url]